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Il Disturbo da Stress Post-Traumatico: cos’è, come riconoscerlo e affrontarlo

Il Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD) è una condizione psicologica complessa che può insorgere dopo l’esposizione a un evento traumatico. Può colpire chiunque, in qualsiasi momento della vita, e in molti casi compromette profondamente la qualità della vita quotidiana.

In questo articolo, cerchiamo di capire in modo semplice ma accurato cosa significa vivere con un trauma, come si manifesta il PTSD e quali sono le strategie più efficaci per affrontarlo.

Cos’è il Disturbo da Stress Post-Traumatico?

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Secondo il DSM-5, il manuale diagnostico di riferimento in ambito clinico, il PTSD è un disturbo che si sviluppa dopo un evento traumatico di particolare gravità, come:

  • gravi incidenti
  • catastrofi naturali
  • aggressioni fisiche o sessuali
  • guerre, rapine, atti di violenza
  • perdita improvvisa di una persona cara

L’elemento comune è che si tratta di situazioni in cui la persona si è sentita in pericolo di vita o ha vissuto l’evento con terrore, impotenza, disorientamento.

I sintomi principali del PTSD

Chi soffre di Disturbo da Stress Post-Traumatico può manifestare una serie di sintomi ricorrenti e persistenti, tra cui:

  • Ricordi intrusivi: flashback, incubi, pensieri ricorrenti legati all’evento
  • Evitamento: tendenza ad allontanarsi da luoghi, persone o situazioni che ricordano il trauma
  • Umore negativo: tristezza, colpa, vergogna, senso di colpa o perdita di interesse
  • Iperattivazione: irritabilità, insonnia, ipervigilanza, difficoltà di concentrazione

Questi sintomi possono comparire a breve distanza dall’evento oppure manifestarsi dopo settimane o mesi, e durare a lungo nel tempo se non trattati.

Non solo PTSD: altri disturbi legati al trauma

Il PTSD non è l’unica possibile conseguenza di un trauma. In psicologia clinica si parla infatti più in generale di “disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti”, che comprendono anche:

  • Disturbo da stress acuto: simile al PTSD, ma con sintomi presenti entro le prime quattro settimane dal trauma
  • Disturbi dell’adattamento: legati a cambiamenti di vita importanti che generano stress, pur senza essere eventi catastrofici
  • Ogni persona può reagire in modo diverso, e per questo è fondamentale valutare intensità, durata e tipo di risposta al trauma.

Come capire se ho subito un trauma?

Non sempre è facile riconoscere di aver vissuto un trauma. A volte si tende a minimizzare, oppure i sintomi si manifestano solo con il tempo. Alcuni segnali importanti a cui prestare attenzione includono:

Sintomi emotivi e comportamentali:

  • Ricordi o immagini dell’evento che tornano alla mente senza controllo
  • Evitamento di tutto ciò che ricorda il trauma
  • Rabbia, tristezza, senso di colpa o vergogna persistenti
  • Difficoltà a provare piacere o interesse
  • Isolamento sociale o distacco affettivo

Sintomi fisici:

  • Insonnia, incubi, risvegli notturni
  • Tensione muscolare, mal di testa, dolori diffusi
  • Stanchezza cronica
  • Aumento del battito cardiaco, sudorazione eccessiva
  • Disturbi gastrointestinali senza causa organica

Se riconosci in te o in una persona cara questi segnali, è importante non ignorarli e considerare la possibilità di chiedere un supporto psicologico.

Perché alcuni traumi restano “bloccati” nella mente?

Dopo un evento molto impattante, la mente può non riuscire a elaborare correttamente ciò che è accaduto. Il ricordo può rimanere “congelato”, e ogni stimolo del presente che ricorda l’evento può far rivivere la stessa paura o sensazione di impotenza.

È come se il cervello rimanesse in modalità emergenza, anche quando il pericolo non c’è più. Questo spiega perché, anche a distanza di anni, alcune persone continuano a sentirsi in allerta, tristi o disorientate.

Si può guarire da un trauma?

Sì. In molti casi, i sintomi del trauma tendono ad attenuarsi nel tempo. Ma quando questo non accade, un percorso terapeutico può aiutare la persona a rimettere insieme i pezzi dell’esperienza, riconnettersi con sé stessa e recuperare il proprio benessere.

Le terapie più efficaci includono:

  • EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing)
  • Terapia cognitivo-comportamentale focalizzata sul trauma
  • Terapie integrative mente-corpo, come tecniche di respirazione, mindfulness, psicoterapia sensomotoria

In alcuni casi può essere utile un approccio multidisciplinare, che coinvolga anche psichiatri o altri specialisti medici, soprattutto quando ci sono conseguenze fisiche o farmacologiche da gestire.

In conclusione, il trauma non è solo un evento passato. È un’esperienza che può continuare a vivere nel corpo e nella mente, influenzando il presente e il futuro.

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