Gaslighting

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Gaslighter: chi è e le fasi della sua manipolazione psicologica

Il mese scorso abbiamo visto insieme che la parola più cercata del 2022 è stata Gaslighting, oggi vogliamo parlarvi dei Gaslighter.

Come abbiamo visto Il termine gaslighting viene utilizzato per definire un comportamento manipolatorio messo in atto da una persona per far si che l’altra dubiti di sé stessa e dei suoi giudizi sulla realtà.

Questa manipolazione mira alle certezze e sicurezze della vittima, agendo come un vero e proprio lavaggio del cervello.

La vittima crederà quindi di aver sbagliato e penserà continuamente di meritare una punizione e di averne la colpa.

Ma chi sono i Gaslighter? Non sono altro che dei manipolatori!

Esistono tre categorie di Gaslighter:

  • L’affascinante. Questo tipo di gaslighter è probabilmente il più insidioso di tutti. Sottopone continuamente la sua vittima a momenti d’amore e momenti di manipolazione psicologica.

Possiamo dire che di solito agisce alternando silenzi ostili e tremendi commenti cattivi con momenti di intenso amore e lusinghe. La vittima vive in un continuo disorientamento mentale ed emotivo.

  • Il bravo ragazzo. All’inizio, a questo tipo di gaslighter sembra che stia a cuore solo il bene della vittima ma in realtà è un egoista, camuffato da persona altruista.

Possiamo dire che sia sempre pronto e attento a mettere in primo piano i propri bisogni o il proprio tornaconto personale rispetto a quello della vittima.

Ovviamente, riesce sempre a dare l’impressione opposta.

  • L’intimidatore. Quest’ultimo rispetto ai due precedenti è il più diretto. Infatti, non si preoccupa di nascondersi dietro false facciate!

Rimprovera così alla vittima tutto, fa battute sarcastiche su di lei e l’aggredisce esplicitamente!

Possiamo dire che lo scopo del comportamento comune a tutte e tre le categorie è quello di ridurre la vittima a un totale livello di dipendenza fisica e psicologica.

In questo modo, annullano la sua capacità d’autonomia e responsabilità.

Le vittime si troveranno imprigionate in questo comportamento e lentamente affievoliranno le resistenze fino a quando non scompariranno, diventando così complici del proprio aguzzino.

Le fasi della manipolazione del Gaslighting

  • La prima fase è caratterizzata da una distorsione della comunicazione. I dialoghi saranno caratterizzati da silenzi ostile e da battute sarcastiche con oggetto la vittima che saranno così destabilizzate.

La vittima sarà quindi confusa e disorientata.

  • La seconda fase è caratterizzata da un tentativo di difesa.

La vittima cercherà di convincere il suo abusante che quello che dice non corrisponde alla realtà. Inoltre, proverà ad instaurare un dialogo con la speranza che serva a far cambiare il comportamento del gaslighter.

  • La terza fase è la discesa nella depressione.

In questo caso la vittima si convincerà che ciò che l’abusante dice nei suoi confronti corrisponde a realtà, rassegnandosi e diventando insicura, vulnerabile e dipendente da lui,

In questa fase la perversione relazionale è nel suo apice: la vittima si convince della ragione e della bontà del suo manipolatore arrivando in alcuni casi a idealizzarlo!

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Federica OrlandiGaslighter: chi è e le fasi della sua manipolazione psicologica
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Gaslighting, la parola più cercata nel 2022

Dovete sapere che è emerso che la parola più cercata in internet nel 2022 è Gaslighting.

Voi la conoscete? Sapete cosa vuol dire e a cosa si riferisce?

Oggi, in questo articolo provo a spiegarvelo io e a farvi conoscere come è nata questa parola.

Possiamo dire che sia diventata la parola più cliccata del 2022 perché molte volte vengono messe in rete delle “fake news“.

Queste ci fanno dubitare della realtà con il proposito, quindi, di manipolare i destinatari dei messaggi.

Ma cosa si intende per Gaslighting?

Il Gaslighting è sostanzialmente una tecnica crudele ed infida di manipolazione mentale.

Come sapete non esiste sono una violenza fisica, fatta di rabbia, ma anche una più ostile fatta di silenzi o parole pungenti.

Questa violenza è molto antica e possiamo dire che di solito viene perpetrata tra le mura domestiche lasciano sulla vittima delle profonde ferite psicologiche.

Il termine Gaslighting risale a un’opera teatrale del 1938 Gas Light (Luci a gas) e dagli adattamenti cinematografici “Rebecca – la prima moglie” (1940) di Alfred Hitchcock e da un film italiano “Angoscia” (1944).

La trama di questi film è quella di un marito che tenta di portare la propria moglie alla pazzia, manipolando piccoli elementi dell’ambiente.

Inoltre, insiste sul fatto che sua moglie si sbagli o ricordi male ogni qual volta nota dei cambiamenti in casa.

Il titolo originale Gas Light deriva proprio dal subdolo affievolimento delle luci a gas che il marito applica e che la moglie nota.

Lei continua a farglielo presente ma lui insiste sul fatto che sia solo frutto della sua immaginazione!

Come potete vedere è una chiara tecnica di manipolazione!

Il termine gaslighting, quindi, viene utilizzato per definire un comportamento manipolatorio messo in atto da una persona per far si che l’altra dubiti di sé stessa e dei suoi giudizi sulla realtà.

Questa manipolazione mira, come abbiamo visto, alle certezze e sicurezze della vittima, agendo come un vero e proprio lavaggio del cervello.

La vittima crederà quindi di aver sbagliato e penserà continuamente di meritare una punizione e di averne la colpa.

Questo tipo di violenza psicologia è molto insidiosa e spesso viene giustificata dalle stesse vittime!

Diverse ricerche dimostrano che la maggior parte delle vittime sono quasi sempre partner o parenti stretti.

In molti casi, questa manipolazione psicologica è utilizzata dal partner per punire o allontanare l’altro quando si vivono rapporti conflittuali, insoddisfazioni personali o relazioni extraconiugali.

Il gaslighting è una forma di violenza psicologica che nasce all’interno di rapporti che erano fondati e costruiti sull’amore.

Una frustrazione alla quale non si sa reagire, mette in crisi la fiducia che il manipolatore ripone in sé e tutto il suo mondo crolla, sostituendo così l’amore con le cattiverie gratuite e le molestie.

Alcuni esempi di cattiverie di Gaslighting che si subiscono:

  • “ Sei grassa! (magra, brutta, ecc..)”
  • “ Scusatela, mia moglie è una deficiente!”
  • “ Sbagli sempre tutto! Non ne fai una giusta!”
  • “ Ma come non ti ricordi! Me l’hai detto proprio tu!”
  • “ Non me l’hai mai detto! Te lo sarai immaginato!”
  • “ Le tue amiche sono insignificanti, proprio come te!”
  • “ Se ti lascio rimarrai sola per tutta la vita!”
  • “ Tu non sei nessuno!”

Questi come vedete sono messaggi si svalutazione che feriscono emotivamente la persona che si sente umiliata e sminuita.

Il gaslighter sa come ferire e prova godimento nel vedere gli effetti del suo comportamento.

Nel prossimo articolo vedremo quali sono i tipi di Gaslighter e nello specifico quali sono le fasi della sua manipolazione.

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Federica OrlandiGaslighting, la parola più cercata nel 2022