In questo articolo parleremo del dipendente affettivo tipico, dopo aver visto che cos’è la dipendenza affettiva patologica, nel mese scorso.
Un passaggio ulteriore che dobbiamo fare per capire questo modello clinico è quello di comprendere la mente del dipendente affettivo tipo (typical affective dependent, TAD).
Soprattutto, dobbiamo capire perché rimane in relazioni insoddisfacenti e pericolose.
Vi avevo già spiegato che la dipendenza affettiva patologica è una condizione relazionale, dove uno o entrambi i partner mettono in atto comportamenti abusivi, violenti o manipolatori.
Questo crea forte dolore per almeno uno dei partener.
Si sentono però incapaci di terminare la relazione e separarsi.
Solitamente, il dipendente affettivo tipico, dopo una separazione, un divorzio o un rifiuto, si sente estremamente ansioso e stressato.
Inoltre, possono rimuginare continuamente sulle possibili soluzioni per riconnettersi con il partner anche sottomettendosi, aggrappandosi così a una relazione disfunzionale.
Il dipendente affettivo psicologico sperimenta stati d’animo e sentimenti negativi quando sono lontani dai loro partner.
Dovete sapere che questa è considerata sia una condizione di stato, quindi temporanea, che di tratto, che si protrae nel tempo.
Secondo uno studio di ricerca condotto da un campione di vittime di violenza è emerso che la dipendenza affettiva psicologica è una condizione lentante.
Questa può essere innescata da un partner o da un ambiente violento.
Gli autori di questa ricerca hanno dimostrato che alcune persone in una relazione violenta, possono mostrare dei comportamenti disfunzionali, che risultano tipici di un individuo con un disturbo di personalità.
Tutti questi elementi negativi e disfunzionali sembrano scomparire quando la separazione del partner violento è stata completata e fuori dall’ambiente patologico.
Possiamo, quindi, dire che i partner violenti possono essere considerati un fattore scatenante della dipendenza affettiva patologica.
La peculiarità della dipendenza affettiva patologica è proprio l’impossibilità di porre fine alla relazione patologica.
Le diverse fasi del dipendente affettivo
Per quanto riguarda il dipendente affettivo tipico, possiamo dire che non è consapevole di essere in una relazione disfunzionale.
Molto spesso sono le persone vicine a lui, come i famigliari, a farglielo presente.
Può passare, poi nella seconda fase, da uno stato di rottura a uno successivo in cui rinveste nella relazione con la proposta di un figlio o di matrimonio.
Nella terza fase, il dipendente affettivo tipico è consapevole di essere rinchiuso in una relazione disfunzionale e di non riuscire a separarsi.
Possiamo concludere dicendo, che la dipendenza affettiva patologica può venire considerata come un antecedente psicologico essenziale e una possibile concausa alle violenze nelle relazioni intime.
A questo proposito è utile un intervento psicologico non solo per le vitte ma anche per gli autori di violenza.