dicembre 2022

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Psicoterapia per gli attacchi di panico: come curare questo disturbo!

Oggi vogliamo soffermarci a parlare meglio della psicoterapia per gli attacchi di panico, ossia come curare questo disturbo.

Come dicevamo lo scorso articolo, gli attacchi di panico sono degli episodi d’improvvisa e intensa paura o l’escalation rapida dell’ansia che normalmente è presente in noi.

Vediamo nello specifico quali sono i passi fondamentali della psicoterapia per gli attacchi di panico.

Psicoterapia per gli attacchi di panico

La ricerca scientifica ha dimostrato che per curare gli attacchi di panico con o senza agorafobia e per i disturbi d’ansia in generale, la forma di psicoterapia più efficace èquella “cognitivo-comportamentale“.

La terapia è relativamente breve, con cadenza settimanale, dove il paziente svolge un ruolo attivo nella soluzione del proprio problema.

Possono esserci casi più difficili che richiedono, quindi, una terapia più lunga.

Il paziente durante le sedute, insieme al suo terapeuta, si concentra sull’apprendimento di alcune modalità di pensiero e di comportamento, funzionali alla cura degli attacchi di panico.

Questo viene fatto con il fine e l’intento di spezzare i circoli viziosi tipici di questi disturbi.

Inoltre, per questi disturbi è controindicato affidarsi a farmaci o ad altre terapie, senza aver prima intrapreso un percorso cognitivo comportamentale.

Psicoterapia per gli attacchi di panico: i passi fondamentali

Tecniche cognitive

Nella terapia le tecniche cognitive utilizzate sono delle strategie verbali volte a modificare i pensieri catastrofici automatici.

Questi sono ad esempio: mi verrà un infarto, un attacco di cuore, sverrò…

Queste strategie fanno si che con il tempo la persona impari a non aver paura delle sensazioni fisiche di ansia.

Insomma, non avendo paura, impara a gestirle e a conviverci aspettando che queste passino.

In questo modo, si evita l’escalation di ansia che ci porta ad avere degli attacchi di panico.

Tecniche comportamentali

Oltre alle tecniche cognitive con le strategie verbali, si associano delle tecniche comportamentali volte, appunto, a modificare i comportamenti problematici che mantengono questo disturbo.

Per prima cosa, è fondamentale contrastare gradualmente la tendenza che i pazienti hanno di evitare le situazioni temute.

Inoltre, bisogna aiutare il soggetto ad esporsi alle sensazioni fisiche che lo allarmano, come ad esempio la tachicardia.

Questo viene fatto utilizzando esercizi durante le sedute e la ripresa di attività che venivano evitate.

Si accompagna il paziente attraverso un percorso in cui le attività tornino ad essere parte della sua vita.

Come ad esempio, riprendere i mezzi pubblici o frequentare i centri commerciali.

Il passo successivo è quello di abbandonare gradualmente quelli che vengono considerati “comportamenti protettivi” e che danno un illusorio senso di sicurezza.

Questi sono lo stare chiusi a casa evitando le situazioni oppure farsi accompagnare da chiunque in giro.

Un’altra tecnica utile è quella del rilassamento e di strategie che aumentino la capacità del soggetto di accettare le emozioni negative.

In particolar modo possiamo far riferimento alla meditazione mindfulness e alle tecniche esperienziali tipiche della Acceptance and Commitment Therapy (ACT).

Infine, se gli attacchi di panico dopo un percorso di psicoterapia cognitiva comportamentale non dovessero passare, sarà opportuno prendere in esami eventuali traumi compresa la prima esperienza di attacco di panico grazie alla tecnica del EMDR.

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Federica OrlandiPsicoterapia per gli attacchi di panico: come curare questo disturbo!